AREP incontra gli associati ed i cittadini 25 gennaio 2020,h.17.30

AREP incontra gli associati ed i cittadini 25 gennaio 2020,h.17.30

AREP incontra gli associati ed i cittadini 25 gennaio 2020,h.17.30

tutela dei diritti e partecipazione

Il 25 gennaio 2020 sabato,ore 17.30,ci sarà l’incontro con gli associati AREP aperto a tutti i cittadini in interesse
alla problematica degli immobili PEEP/PdZ, comunicheremo a breve il luogo presumibilmente a Torraccia o a Casal Monastero.

Con l’occasione proviamo a riflettere su alcuni temi di estremo interesse per i cittadini che abitano nei piani di zona del comune di Roma in particolare,come ad esempio la trasformazione in proprietà del terreno su cui è stato costruito il proprio immobile,e non solo.

Il Consiglio Comunale di Roma Capitale con la delibera n.54 del 31 marzo 2003 aveva definito la “Cessione in proprietà”, ai sensi della legge 23 dicembre 1998, n. 448, art. 31 commi da 45 a 50, che avevano sostituito i commi da 75 a 80 dell’art. 3 della legge 28 dicembre 1995 n. 549
al fine semplificare e rendere meno costosa la procedura di Trasformazione in Diritto di Proprietà delle aree comprese nei Piani di Zona approvati in attuazione della legge 18 aprile 1962 n. 167,
già concesse in diritto di superficie ai sensi della legge 22 ottobre 1971 n. 865, art. 35, comma 4. Tale semplificazione si era resa necessaria per incrementare gli introiti nelle casse comunali che era stato inferiore alle attese proprio per le difficoltà operative della precedente Legge 549/1995,e nell’erogare meno fondi ai comuni
La scelta del Gruppo di “esperti” del Comune che ha determinato le stime dei valori venali approvati dalla Deliberazione 40/2016 palesemente non rispetta il principio base dell’equità fra cittadini dato che, a parità di valore OMI (Osservatorio Mercato Immobiliare) il terreno sottostante assume valori diversi in Piani di Zona differentemente localizzati, senza considerare l’incremento ingiustificato (che determina gli importi e costi astronomici di trasformazione) rispetto alle stime utilizzate fino a quel momento per le procedure di Trasformazione di primi 14 Piani di Zona per i quali erano state completate le procedure amministrative, ed emessi i bandi pubblici di cessione. Inoltre le nuove
stime hanno generato palesi iniquità fra i cittadini che hanno trasformato e che trasformeranno (pre post delibere Tronca e 116/2018) incrementando e acuendo le ingiustizie sociali.
Nella Commissione di agosto 2019 (scritto a verbale) il Dipartimento si era impegnato a comunicare lo stato dei PdZ relativamente a trasformazione,completamento etc. entro dicembre 2019,ad oggi non si hanno evidenze in relazione e nessuna commissione è stata
indetta in riguardo.
Come più’ volte ribadito in base alle leggi vigenti chi ha trasformato il diritto superficiario in diritto di piena proprietà con nuova convenzione
(contratto Comune/proprietario) non è soggetto allo svincolo del p.m.c. (affrancazione),in quanto ha già soddisfatto i requisiti previsti dalle norme,
tra l’altro pagando il terreno due volte in diversi casi oltre le opere di urbanizzazione ovviamente.
Come ricordato la trasformazione negli attuali 14 PdZ di Roma è in essere nel Comune di Roma dal 2003, a seguito di proposta del Comune stesso, è in linea con le leggi dell’edilizia popolare (termine superato nei fatti) in quanto lo scopo principe normativo è di garantire la proprietà di immobili a prezzi accessibili ai cittadini che pagando mutui sostenibili (si veda gli alti tassi dell’epoca…) assicurandosi una sistemazione dignitosa
sia per loro sia per i loro figli.

Ad oggi tutto questo viene disatteso in un contesto romano che oltre a bloccare tutto ha definitivamente chiuso la tematica PEEP, operando male o non operando aumentando i contenziosi e gli asti tra i diversi attori coinvolti in una vicenda che potrebbe tranquillamente concludersi concedendo la piena proprietà a tutti a prezzi sostenibili, sterilizzando l’alienante situazione che vede i cittadini soli senza risposte.

Chiederemo a breve e formalmente al Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma, visto il contesto eterogeneo delle convenzioni Comune di Roma/Costruttori, come avviene l’analisi delle stesse
e come venga sancito l’assoggettamento allo svincolo del prezzo massimo di cessione per locazione o vendita degli immobili (affrancazione),visto che da nostri controlli oltre il 40 % ne sono esenti in modo chiaro.

Reiteriamo ancor più la proposta di avvalersi del Segretario Comunale o suo delegato,per gli atti relativi a trasformazione e affrancazione, con minor costi per il cittadino e maggiori introiti per il Comune,quindi per i cittadini stessi.

Ricordiamo inoltre a supporto di quanto sosteniamo “L’affrancazione non dovuta per chi in proprietà” con cui siamo in giudizio, e che l’Avvocatura del Comune di Roma ha scelto la strada “elusiva” anziché di chiarimento ed accertamento del “contendere”, a beneficio dei cittadini romani,chiedendo infatti la non competenza del giudizio civile, ovviamente saremo pronti ad andare avanti in trasparenza per l’affermazione di palesi diritti anche in questo caso.

Ancora molto altro,che enunceremo discutendone con tutti i partecipanti all’incontro di cui sopra.

Ricordo che siamo a disposizione per chi si associa per tutte le consulenze tecniche e legali del caso, la nostra squadra di tecnici legali ed esperti del settore si prodiga giornalmente per la tutela dei diritti,offrendo consigli e chiarimenti nella massima trasparenza,siamo nati per assistere chi è stato lasciato solo dalle istituzioni di riferimento e difendendo il nostro unico e vitale bene per le nostre famiglie, la casa appunto.